
Chashu Ramen: ecco la ricetta per farlo in casa
Il Chashu Ramen è uno dei piatti più amati della cucina giapponese, un vero comfort food che combina sapori intensi e consistenze perfette. Il termine Chashu deriva dal cantonese Char Siu – letteralmente “maiale arrostito” – ma nella versione giapponese la carne viene brasata lentamente in salsa di soia, mirin e zucchero di canna fino a diventare tenerissima e avvolgente. Questo piatto è un simbolo dello street food nipponico e rappresenta una perfetta fusione tra tradizione, tecnica e pazienza. In Giappone ogni ramen bar ha la sua ricetta segreta: alcuni usano pancetta arrotolata, altri preferiscono la spalla o la lonza per ottenere un equilibrio perfetto tra grassa e magra.
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Preparare il Chashu Ramen a casa non è difficile: servono pochi ingredienti e una buona marinatura. Il risultato sarà un brodo profondo, noodles elastici e fette di maiale così morbide da sciogliersi in bocca.
Sei pronto per scoprire la ricetta del Chashu di maiale giapponese? Ti spiego passo dopo passo come realizzarlo a casa!
Ricetta Chashu di Maiale

Ingredienti
- 500 g pancetta di maiale intera (con parte grassa)
- 125 ml salsa di soia
- 125 ml acqua
- 100 ml mirin
- 15 g zucchero di canna
- 2 spicchi d’aglio schiacciati
- 3 cipollotti tagliati grossolanamente
- 1 pezzo di zenzero fresco (3 cm), a fette
- 1 cucchiaio di olio di semi
- Sale q.b.
- Semi di sesamo q.b.
Istruzioni
- In una ciotola mescola acqua, salsa di soia, mirin e zucchero finché non si scioglie.
- Scalda l’olio in una pentola e rosola la pancetta dal lato grasso finché è dorata.
- Aggiungi la marinatura, aglio, zenzero e cipollotti. Copri e cuoci a fuoco basso per circa 1 ora e mezza.
- Lascia raffreddare la carne, poi trasferiscila in un contenitore con il suo liquido di cottura.
- Falla marinare in frigorifero per una notte.
- Il giorno dopo, elimina il grasso in eccesso, affetta la carne e rosola nuovamente in padella.
- Servi con semi di sesamo e cipollotto fresco, oppure aggiungilo al tuo ramen.
Il segreto di un buon Chashu Ramen sta nella marinatura e nella cottura lenta. Lasciare riposare la carne per tutta la notte non è solo un passaggio tecnico: è ciò che permette ai sapori di penetrare in profondità, donando al piatto quella nota umami tipica del ramen autentico.
Il Chashu può essere gustato anche da solo, servito con riso bianco come Chashu Don, oppure usato come topping per altri piatti giapponesi. Alcuni chef lo caramellano in padella per aggiungere una crosticina dorata irresistibile.
Storia del Chashu
Le origini del Chashu risalgono alla cucina cinese, dove il piatto era conosciuto come Char Siu (叉烧), letteralmente “maiale arrostito a forchetta”. Quando la ricetta arrivò in Giappone, venne reinterpretata: invece di arrostire la carne, i cuochi locali iniziarono a brasarla lentamente in salsa di soia, mirin e zucchero, adattandola ai gusti giapponesi.
Da semplice piatto di carne, il Chashu divenne presto il topping per eccellenza del ramen, comparendo nei primi ramen-ya di Tokyo già negli anni ’30.
Oggi ogni regione giapponese ha la sua variante: a Tokyo il Chashu è sottile e avvolto su sé stesso, a Kyushu è più grasso e morbido, mentre a Hokkaido viene spesso servito in fette spesse e saporite.
Il Chashu è molto più di un condimento: racconta la storia dell’incontro tra Cina e Giappone, tra tecnica e tradizione, e di come la cucina possa evolvere mantenendo intatta la propria identità.
Se ami scoprire la cultura asiatica attraverso i suoi sapori, questo piatto è una tappa obbligata.
Hai già provato a prepararlo o ad assaggiarlo in viaggio? Raccontami nei commenti la tua esperienza e quale versione di Chashu Ramen ti ha conquistato!


