
Tradizione denominata Hatsu Miyamairi
L’Hatsu Miyamairi è una tradizione giapponese che si celebra a gennaio per festeggiare la nascita di un bambino.
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È una cerimonia che prevede la visita al santuario Shintoista della famiglia, dove il bambino viene presentato agli dei e si chiede loro di proteggerlo durante la sua vita. Esploreremo quindi l’Hatsu Miyamairi, la sua storia e le sue pratiche.
Hatsu Miyamairi: le origini
L’Hatsu Miyamairi, letteralmente “primo pellegrinaggio al santuario“, è una tradizione che risale al periodo Heian (794-1185) e si è consolidata nel corso dei secoli successivi.
In passato, la cerimonia veniva celebrata solo per i bambini maschi, ma nel corso del tempo anche le bambine hanno cominciato a parteciparvi. Secondo la tradizione, la cerimonia serviva a proteggere il neonato dalle influenze negative degli spiriti maligni e ad assicurare un futuro felice e prospero.

Inoltre, l’Hatsu Miyamairi era un’occasione importante per presentare il bambino alla divinità del santuario locale e chiederne la benedizione.
La tradizione dell’Hatsu Miyamairi ha origine nella religione Shintoista, la religione autoctona del Giappone. Shinto, che letteralmente significa “il cammino degli dei“, è una religione che venera gli spiriti della natura e degli antenati.
Nella religione Shinto, la nascita di un bambino è considerata un evento sacro e la cerimonia di Hatsu Miyamairi è un modo per presentare il nuovo arrivato agli dei.
La cerimonia dell’Hatsu Miyamairi
La cerimonia di Hatsu Miyamairi inizia con la scelta del santuario Shintoista dove il bambino sarà presentato agli dei. Questo santuario viene scelto di solito in base alla tradizione familiare o alla vicinanza geografica.
Durante la cerimonia, il bambino viene vestito con un abito bianco tradizionale chiamato “shiro-muku” e viene portato al santuario dai genitori o dai nonni. Una volta arrivati al santuario, viene eseguito un rituale di purificazione e il bambino viene presentato agli dei.

Durante la cerimonia, i genitori indossano abiti formali tradizionali, come il kimono, e portano il bambino al santuario locale. Il sacerdote benedice il neonato con una preghiera e lo purifica con acqua sacra, quindi gli viene dato un amuleto di protezione.
Curiosità sull’Hatsu Miyamairi
Dopo la presentazione, il sacerdote Shinto recita delle preghiere per il benessere del bambino e gli viene dato un omamori, un amuleto portafortuna, per proteggerlo. Inoltre, i genitori ricevono un gofu, un pezzo di legno sacro, su cui scrivere i desideri per il futuro del bambino.
Questi gofu vengono poi appesi nei pressi dell’altare per pregare per il benessere del bambino.La cerimonia è vista come un momento di grande importanza per la famiglia, poiché si crede che la benedizione degli dei porterà buona fortuna e protezione al bambino nel corso della sua vita.
Inoltre, l’Hatsu Miyamairi è spesso considerato un’occasione per la famiglia di rafforzare i legami con la propria comunità e di celebrare l’arrivo di un nuovo membro. Molti genitori portano i loro figli a visitare il santuario shintoista anche nei mesi successivi alla cerimonia, come segno di gratitudine per la benedizione ricevuta e di speranza per il futuro del loro bambino.
L’Hatsu Miyamairi è una tradizione molto importante nella cultura giapponese che celebra la nascita del primo figlio di una famiglia. Questo rito rappresenta un’occasione per ringraziare gli dei per la benedizione del neonato e di sperare in un futuro prospero e felice.


